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L'arte delle ambientazioni urbane

Matthew Carter, la città come un luogo di malessere sociale o come uno spazio malleabile intimo e personale. In ogni caso sempre interessante per l'esplorazione visiva.

arte delle ambientazioni urbane Per Matthew Carter la città nel corso dei secoli è stata considerata con atteggiamenti ambivalenti e contrastanti. Ci sono stati atteggiamenti contraddittori, vedere la città come un luogo di malessere sociale o come uno spazio malleabile intimo e personale. Percepito a volte come una minaccia, luogo pericoloso, ma anche vibrante e vivace, in ogni caso un soggetto sempre interessante per l'esplorazione visiva. Continuo flusso graduale e brusco cambiamento sono caratteristiche dell'ambiente urbano e questi aspetti sono parte degli elementi che Matthew cerca di esplorare con la sua pittura.
Le figure si fondono nel tempo e nello spazio, cercando il modo di relazionarsi alla psicologia della città. Reti, il cyberspazio, architettura e urbanistica cambiare la natura dei luoghi della città e l'importanza dei luoghi di fornire un altro centro di interesse per la poetica della pittura. Spesso sono messi insieme elementi scollegati, edifici e figure, e ricomposti per creare un nuovo luogo immaginario, surreale. Le viste dall'alto e le inconsuete prospettive spaziali generano impressioni contrastanti . Il lavoro mira anche a mettere in discussione ciò che rende un luogo autentico o non autentico. Caratteristico l'uso della fotografia e della grafica in movimento, tecniche di compositing come fase di studio per le opere.

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Data ultima modifica: 13/10/2011
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